La sicurezza previdenziale globale migliora, ma pochi si sentono più sicuri.

La sicurezza previdenziale sta migliorando nella maggior parte dei Paesi sviluppati, grazie all'aumento dei tassi, all'allentamento dell'inflazione, al basso tasso di disoccupazione nei mercati chiave e al fatto che la pandemia sta diventando un ricordo. Infatti, quasi tutti i Paesi rappresentati nel Natixis Global Retirement Index 2023 hanno ottenuto un punteggio complessivo più alto per la prima volta in un decennio.

Ma se da un lato questi miglioramenti suggeriscono che la sicurezza pensionistica sembra più accessibile, dall'altro i singoli individui in molti Paesi non sono altrettanto ottimisti, secondo i risultati dell'indagine globale Natixis 2023 sugli investitori individuali.

Il rapporto di quest'anno fa un'analisi approfondita delle questioni critiche che determinano la sicurezza previdenziale a livello globale e rivela quali sono i Paesi al top per la sicurezza previdenziale nel mondo.

Mentre i primi quattro Paesi hanno mantenuto la loro posizione in classifica dal 2022, quest'anno il Lussemburgo è salito di due posizioni al numero 5 e la Germania è entrata nella top 10 al numero nove. Australia e Nuova Zelanda sono entrambe scese di due posizioni. La Repubblica Ceca è uscita completamente dalla top 10.

 1. Inflazione: Una luce in fondo al tunnel? O un treno in arrivo?

Negli ultimi tempi i privati hanno imparato una dura lezione sulla velocità e sull'entità dell'aumento dei prezzi. A lungo termine, dovranno rivalutare gli obiettivi di risparmio e investimento per assicurarsi di essere meglio posizionati in vista di futuri picchi che potrebbero compromettere le loro possibilità di avere una pensione sicura.

  2. Aumento dei tassi di interesse: Una vittoria che molti non colgono

Un decennio di tassi d'interesse ai minimi storici ha ostacolato la capacità dei pensionati di generare reddito. Ora che i tassi stanno aumentando, gli individui devono capire meglio come l'aumento dei tassi influisca sul loro quadro finanziario complessivo. E molti non lo fanno.

 3. Debito pubblico: Qualcuno dovrà prima o poi pagare il conto

La crisi finanziaria globale ha aggiunto 12 trilioni di dollari al debito pubblico dei Paesi OCSE, poi la pandemia globale ne ha aggiunti altri 18 trilioni. Alla fine, qualcuno dovrà pagare il conto, e questo potrebbe avere un impatto sui piani di pensionamento degli individui di tutto il mondo.

 4. Demografia: Lo tsunami d'argento si avvicina

Una popolazione mondiale già in fase di invecchiamento sta sperimentando l'effetto dello "tsunami d'argento": una popolazione più numerosa e più anziana sta mettendo sotto pressione i concetti tradizionali di pensione. La transizione da prestazioni definite a contribuzione definita è in aumento e i politici sono alle prese con il modo migliore per gestire l'aumento della domanda di sostegno da parte di una popolazione che invecchia.

 5. Ipotesi di pianificazione: Abbiamo incontrato il nemico, e siamo noi

Alla fine, l'unico fattore che gli individui possono effettivamente controllare sono le loro aspettative. Ma che siano in pensione o meno, gli investitori devono assicurarsi che le loro ipotesi sulla pensione siano accurate e che le loro aspettative finanziarie siano realistiche. E purtroppo molte non lo sono.

Il Natixis Global Retirement Index 2023
Il Global Retirement Index (GRI) è un indice multidimensionale sviluppato da Natixis Investment Managers e CoreData Research per esaminare i fattori che determinano la sicurezza previdenziale e fornire uno strumento di confronto per le migliori pratiche in materia di politica previdenziale.

Il GRI comprende le economie avanzate del Fondo Monetario Internazionale (FMI), i membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e i Paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). Abbiamo calcolato un punteggio medio per ogni categoria e combinato i punteggi delle categorie per ottenere una classifica finale complessiva delle 44 nazioni studiate.