Outlook della crescita globale
L'attività economica è destinata a un rallentamento nel prossimo anno, guidato in gran parte dagli Stati Uniti, la cui decelerazione è improbabile che possa essere controbilanciata da potenziali recuperi in altre regioni. In primo luogo, i costanti adeguamenti economici della Cina, ovvero il deleveraging, la gestione dell'eccesso di capacità, tenderanno a diminuire nel 2024. E se da un lato i politici stanno compiendo sforzi per rafforzare i propulsori interni della crescita, dall'altro non ci aspettiamo un esito positivo a breve che consenta alla Cina di compensare la decelerazione della crescita globale. Situazione analoga per l'attività economica in Europa e nel Regno Unito che dovrebbe risalire l'anno prossimo, dopo un 2023 fiacco, ma senza dare un grande contributo alla crescita globale. Tenendo conto di queste dinamiche, la nostra proiezione per la crescita del PIL globale nel 2024 si aggira nel del range 2,6% -2,8%.

Dinamica economica degli Stati Uniti
Sfidando le aspettative, gli Stati Uniti non hanno visto un atterraggio né morbido né duro nel 2023. La solidità del ciclo economico statunitense ha sorpreso molti, con due fattori cruciali che hanno contribuito a questo risultato imprevisto:
  • Le famiglie e le aziende statunitensi si sono dimostrate molto più resistenti ai rialzi dei tassi d'interesse della Fed.
  • Uno stimolo fiscale anti-ciclico inaspettato il cui impatto è stato sottovalutato.
In prospettiva, per determinare l'entità del rallentamento incombente sul ciclo economico statunitense, è imperativo monitorare l'imprevedibilità dei tassi di interesse per le famiglie e le imprese da un lato e la produttività dall'altro.

L’esaurimento dei risparmi in eccesso (previsto per il primo semestre 2024), la fine del sostegno fiscale e l'aumento del tasso di disoccupazione legato ai vincoli di finanziamento delle società (derivanti dalle politiche monetarie restrittive) dovrebbero tutti contribuire ad un rallentamento dell'attività economica, raggiungendo il minimo entro la fine del primo semestre 2024. Il tasso di crescita di carry over per il 2024 è attualmente stimato al 0,7% e dovrebbe attestarsi al 1,0% nel nostro scenario dopo la pubblicazione dei dati del quarto trimestre.

La salute e la ricchezza finanziaria delle famiglie rimangono tuttavia soddisfacenti, data la persistenza dell'eccesso di risparmio e il continuo impatto positivo dell'effetto patrimoniale dei mercati finanziari sui consumi privati. Inoltre, si prevede che la stabilizzazione dell'inflazione sosterrà i consumi delle famiglie, mentre i salari reali continueranno a recuperare. La stessa dinamica positiva si estende alle obbligazioni corporate USA, la cui posizione finanziaria è nettamente migliorata grazie all'aumento dei margini di profitto.

Inoltre, gli incrementi di produttività sono nettamente aumentati negli Stati Uniti. Recenti studi del Congressional Budget Office (CBO) hanno evidenziato un cambiamento nella dinamica del potenziale output statunitense. L'incremento della produttività è raddoppiato ed è diventato un formidabile sostegno per l'economia americana. L'aumento della produttività è una condizione sine qua non per l'aumento dei salari inoltre, pur in presenza di pressioni inflazionistiche, evita che si comprometta la crescita delle entrate aziendali.

Probabilmente questi fattori positivi non svaniranno immediatamente e continueranno a sostenere la crescita, che dovrebbe rallentare tra il 1,5% e il 1,7%, vicino al potenziale di crescita. La Federal Reserve dovrebbe quindi rispondere in due fasi - modificando inizialmente la comunicazione in modo da suggerire potenziali cambiamenti di politica monetaria entro la fine del primo trimestre - seguita da tagli dei tassi di riferimento a partire dal terzo trimestre 2024

Dinamica economica dell'Eurozona
L'attività economica poco brillante dell'Eurozona nel 2023 è ascrivibile alla contrazione del settore manifatturiero, in particolare di Germania e Italia. D'altro canto, Francia e Spagna sono riuscite a mantenere una relativa stabilità.

È incoraggiante che emergano alcuni segnali di stabilizzazione nel settore manifatturiero tedesco di cui dovrebbe iniziare a beneficiare la principale economia dell'Eurozona a inizio anno. Allo stesso tempo, l'attuazione in corso del programma Next Generation EU dovrebbe continuare a sostenere la domanda interna attraverso solidi investimenti pubblici e privati.

Analogamente agli Stati Uniti, si prevede che un fattore primario di crescita della zona euro sarà la disinflazione iniziata diversi mesi fa. È tuttavia importante sottolineare che l'andamento disinflazionistico dovrebbe rallentare prima che negli Stati Uniti, poiché il mercato del lavoro esercita pressioni persistenti sull'inflazione sottostante (economia di scarsità). È essenziale sottolineare che il meccanismo di determinazione dei prezzi nella zona euro tende ad essere più rigido rispetto a quello degli Stati Uniti.

Pertanto, è improbabile che la BCE adegui la sua politica monetaria prima della Federal Reserve. Questa disparità temporale nella politica monetaria non dovrebbe influenzare la parità euro/dollaro, con un apprezzamento atteso dell'euro che dovrebbe mitigare le pressioni inflazionistiche provenienti dalle importazioni. La proiezione suggerisce che la BCE potrebbe attuare solo due tagli dei tassi a partire dal quarto trimestre 2024, riducendo contestualmente le dimensioni del proprio bilancio almeno fino al 1 semestre 2024.

Fonti: Refinitiv, NIM Solutions. Dicembre 2023

Il presente materiale e/o il riferimento a titoli, settori o mercati specifici all'interno del presente materiale non costituisce una consulenza o una raccomandazione d'investimento o un'offerta per l'acquisto o la vendita di alcun titolo o attività finanziaria regolamentata. Prima di investire, gli investitori devono valutare attentamente gli obiettivi, i rischi e le spese di qualsiasi investimento. Le analisi, le opinioni e alcuni dei temi e dei processi di investimento menzionati in questo documento rappresentano le opinioni del gestore/i del portafoglio alla data indicata. Tali caratteristiche e posizioni di portafoglio sono soggette a variazioni. Non vi è alcuna garanzia circa gli sviluppi descritti nel presente documento. Le analisi e le opinioni espresse da terze parti esterne sono indipendenti e non riflettono necessariamente quelle di Natixis Investment Managers. Le informazioni sui risultati ottenuti nel passato presentate non sono indicative di risultati futuri.


DR-61250