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I vaccini guidano l’ottimismo – ma sono già scontati nei prezzi?
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In molti stanno già puntando sui temi della riapertura e della ripresa... questa tendenza proseguirà nel 2021, ma potrebbe perdere slancio man mano che i mercati sconteranno il “ritorno alla normalità”.
Qui Esty Dwek offre le sue riflessioni sui fattori chiave che guideranno il contesto di mercato nel 2021.
Rotazione di portafoglio
Le notizie incoraggianti dal fronte dei vaccini stanno alimentando l’ottimismo su un possibile ritorno alla “normalità” nel corso del 2021. Di conseguenza, in molti stanno già puntando sui temi della riapertura e della ripresa, con una diversificazione dai titoli difensivi a quelli ciclici e dagli Stati Uniti all’Europa e, soprattutto, ai paesi emergenti asiatici.
A nostro avviso, questa tendenza proseguirà nel 2021, specialmente in previsione dell’arrivo del prossimo pacchetto di stimolo fiscale, ma in seguito potrebbe perdere slancio man mano che i mercati prezzeranno il “ritorno alla normalità” e gli investitori torneranno a concentrarsi sugli utili e sulla crescita.
Inoltre, c’è un forte consenso su questa prospettiva e il posizionamento di mercato è diventato rialzista e ciclico, lasciando presagire un maggiore rischio di inversioni. Nonostante ciò, il nostro giudizio sugli asset rischiosi resta nel complesso positivo, e crediamo che questa rotazione continuerà ancora per qualche tempo.
Inflazione
Non crediamo che l’inflazione possa rappresentare un problema nel 2021.
La politica monetaria è fortemente accomodante da anni e, sebbene nel 2020 la massa monetaria sia aumentata rapidamente, la velocità della moneta non ha registrato un’accelerazione. Ciò indica che i diversi programmi di QE non genereranno inflazione.
Tra l’altro, qualsiasi pacchetto di stimolo fiscale approvato da un Congresso diviso non potrà mai essere sufficientemente ampio da generare inflazione. Finora, le misure di sostegno fiscale sono servite a “tappare i buchi”, con l’erogazione di indennità sostitutive del reddito ma non di reddito aggiuntivo. Dato il proseguimento delle misure di contenimento, non prevediamo che ciò possa cambiare nel 2021.
Detto questo, considerando gli effetti base, l’inflazione statunitense potrebbe superare il 2% nel corso del 2021. Tuttavia, è improbabile che la Fed intervenga, poiché tale incremento sarebbe – giustamente – percepito come temporaneo.
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