I mercati americani hanno iniziato bene l’anno. Mentre il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha contribuito a alimentare la convinzione che la crescita possa continuare da dove si è interrotta nel 2024, ci sono segni crescenti che indicano che i mercati potrebbero non comportarsi allo stesso modo nel 2025 – una possibilità che entusiasma profondamente alcuni, incluso Harris | Oakmark.
Bill Nygren, CIO-USA di Harris | Oakmark, sottolinea che, sebbene il rischio sia notevolmente aumentato nell’indice S&P 500 negli ultimi anni, il drammatico divario di valutazione tra quel ristretto numero di aziende che hanno spinto l’S&P 500 e tutto il resto ha creato un’opportunità eccezionalmente attraente per gli investitori di valore.
Le valutazioni azionarie sono elevate, così come le opportunità di investimento.
Mentre la straordinaria crescita delle grandi aziende tecnologiche ha spinto gli indici a grande capitalizzazione a valutazioni elevate, ben al di sopra delle loro medie a lungo termine, si tratta di un rally molto ristretto. Ciò ha portato a una dispersione, cioè la differenza di valutazione tra le azioni, che è diventata molto più alta del normale. Il grafico sottostante mostra che le azioni più valutate dell’S&P 500 hanno registrato un aumento significativo del loro rapporto prezzo/utili (P/E) negli ultimi 15 anni, mentre le azioni meno valutate sono aumentate a malapena.